Dopo una lunga serie di “nomination”, e di eterni secondi posti, ecco che Stefano Cantarin va a prendersi, nella “sua” Sesto San Giovanni, il titolo di MVP.

Il “Canta”contro Rondinella, in una gara tutt’altro che scontata sia sotto il profilo tecnico, sia mentale, manda agli archivi il primo ventello di questa seconda fase (ne aveva messi 18 a San Pio X°…) e in un momento potenzialmente critico, a cavallo tra primo e secondo quarto, contro i “volatili” passati a zona, spara una serie di canestri che ci consentono di allungare il passo e chiudere il primo tempo con un vantaggio in doppia cifra.

Cantarin, fortemente voluto da coach Roberto Beneggi, è una delle belle scoperte del nostro allenatore il quale, pura verità, fin dal primo momento ne ha esaltato le doti di giocatore dal grande rendimento, solido, efficace lungo tutti i 28 metri e, altra qualità davvero apprezzabile, duttile in attacco e per la sua velocità di mani e piedi “spendibile” in almeno tre ruoli anche in difesa.

Poi, come se non bastasse, Cantarin è pure mancino e, quindi, toglie un riferimento “naturale” a tutti i marcatori diretti che, contro di lui, devono cambiare lo “specchio” difensivo, cosa non esattamente semplice, né immediata.

Infine, “dulcis in fundo”, il “Canta” gioca, agisce, parla e si muove da leader sul parquet, come in spogliatoio e ‘sta qualità qui, o meglio, questa “merce” oggi è sempre più rara.

Quindi, uno così, è sempre meglio averlo dalla tua parte, esattamente quello che Roby Beneggi aveva raccomandato all’ inizio del suo viaggio con noi.