Dicono gli etologi, gli studiosi del comportamento animale, che il “Lupo”, il maschio alfa, quello dominante, esce dalla tana, dal suo territorio solo quando avverte che il branco è in pericolo.

Solo quando capisce che c’è bisogno, ma davvero, che il suo ululato si stenda lungo tutta la vallata.

Il nostro “Lone Wolf”, alias Nicolò Portaluppi, esce di rado, ma quando lo fa, la sua impronta sulla partita si vede. Il suo ululato si sente. I suoi morsi fanno male, agli avversari.

Contro San Pio X°, “Lupo” è uscito nei momenti cruciali del match – secondo e quarto periodo -, per “svoltare” la gara sul piano difensivo. Il suo impatto nella nostra metà campo, confortato dalle cifre (sono i quarti in cui abbiamo subito meno) si è sentito immediatamente con l’esempio, le gambe piegate, l’attenzione massimale e le indicazioni vocali che hanno messo sui binari difensivi tutti i compagni. Ma siccome il “branco” va guidato sui due lati del campo, ecco che Portaluppi, una volta in attacco, ha prodotto molto: assist perfetti, passaggi ideali per riportare in ritmo l’attacco, tiri decisivi per allontanare le paure – la tripla del pareggio sul 55-55 al 32°e il canestro del +2 in appoggio -, per dare la scossa al nostro gruppo in un momento sicuramente delicatissimo. Lupo, a conferma di un livello fisico e atletico apparso in costante crescita nelle ultime settimane, ha prodotto una grande gara e rappresenta una importante carta in più, ma in proposito non sussistevano dubbi, che il nostro coach Roberto Beneggi potrà calare sul panno verde di un girone che intanto, vedi risultati di Robbio e Gorgonzola, sta cominciando a “disintegrare” quelle che sembravano certezze inscalfibili.