Perché poi, e per fortuna, ci sono anche gli “eroi” silenziosi.

Quelli che, quando guardi distrattamente il tabellino (un errore, tra l’altro…), non li vedi e corri via. Senza filarteli.

Invece, per fortuna, ci sono. E son quelli che spesso, quasi sempre, con le loro azioni “intangibles” ti fanno vincere le partite. E son quelli che a un tabellino pieno di tiri da 2 e 3 punti e percentuali scintillanti antepongono i “diamanti nascosti” che rendono bello, brillante, quasi sempre vincente il gioco di squadra.

E son quelli che, per esempio, fanno un passaggio al momento giusto. Quelli che mandano perfettamente a canestro un tiro, magari uno solo per partita, ma nel momento più delicato. Quelli che quando vanno in attacco prima di guardare il canestro avversario con la bava alla bocca guardano i loro compagni e cercano di capire a chi passare la palla. Di scoprire chi è più in ritmo. Di gratificare qualcuno che in quel preciso istante ha proprio bisogno di essere coinvolto.

Insomma, son quelli generosi. Son quei meravigliosi interpreti di quel meraviglioso gioco che sa essere la pallacanestro quando è giocata da 5 uomini capaci di mettere al centro dei loro pensieri il verbo “condividere”. Son quei giocatori che tutti gli allenatori bravi e attenti vorrebbero nelle loro squadre.

Ecco, per fortuna, noi in WIZ uno così ce l’abbiamo. Si chiama Nicolò Portaluppi e, non a caso, è il nostro Capitano.

Quest’uomo nella strepitosa vittoria conquistata dai nostri a Sedriano è uscito dalla panchina e in un momento di stasi ha subito rimesso “in fase” la squadra. Come? Con cose semplici, ma efficaci, positive, vincenti. Passaggi “baciati”. Una difesa fortissima su tutti quelli che passavano dalle sue parti. Aiuti difensivi puntuali uniti a recuperi da cronometro. Rimbalzi. Un paio di canestri. Ma, soprattutto, spremendo tutta la tranquillità di chi avendo esperienza e buone letture alle spalle sa cosa fare e come fare per risolvere le questioni.

Insomma: il nostro Nicolò, in casa WIZ, agisce un po’ come il famoso “Mr. Wolf” di “tarantiniana” memoria.

Poi, però, quando decide di uscire dal volontario cono d’ombra, è capace di ergersi a protagonista assoluto e, in quel caso, recita pallacanestro in una pellicola altrettanto famosa: “Balla col “Lupo”

E “director Beneggi”, gongolante, passa al tavolo a ritirare referti rosa “a pioggia”.