Ecco, finalmente, Federico Turano che iscrive il suo nome nella nostra speciale classifica degli MVP di giornata.

Eccolo, finalmente, con sette giornate di ritardo. Ma non per colpa sua. Infatti dopo il debutto, sfortunato e terribile, contro Luino, Turano è entrato direttamente in infermeria e ne è uscito solo la scorsa settimana. A Milano contro Leone XIII Federico ha, per così dire, solo lucidato l'argenteria. La stessa che poi ha esposto, con orgoglio e determinazione, sabato scorso contro Sedriano:  22 punti, 8/12 al tiro con 4/6 da 3, 8 rimbalzi, 2 assist e un entusiasmante +34 nel plus/minus. 
Cifre importanti, direte voi. Certo, cifre corpose, ma tutto sommato normali per un giocatore che nelle ultime stagioni è stato protagonista a tutto tondo della categoria e, giusto per gradire, lo scorso campionato è stato il miglior marcatore dell'intero girone.

Tuc ha grandissimo feeling col canestro, ma non per grazia ricevuta e nemmeno perchè è un predestinato della palla a spicchi. Al contrario, Federico deve tutto quello che ha fatto nel corso degli anni ad un'etica di lavoro che ha dell'incredibile.
Turano infatti fin dalle prime categorie giovanili dimostra una mentalità pazzesca sfruttando ogni momento libero per allenarsi e lavorare in palestra, anche in totale solitudine, per migliorare ogni aspetto del gioco e, anche, tutte le variabili che lo compongono.

La leggenda "turaniana" racconta che Fritz passasse ore e ore a tirare per migliorare tecnica e meccanica. Saltare la corda per velocizzare il movimento di piedi e migliorare la coordinazione. Mezze giornate a salire e scendere i gradoni usando le tecniche di pliometria per potenziare lo stacco e incrementare l'elevazione. Intere sedute per sviluppare il ball-handling e la visione periferica. E tanto, tanto altro ancora. 
Per farla breve: un classico "workaholic" che andrebbe additato ad esempio per tutti i ragazzini che, oggi, approcciano il basket in maniera superficiale, magari guardando solo improbabili "highlights".

Le "perle" che Tuc mostra e regala sul parquet sono frutto esclusivo di comportamenti da grande professionista (senza purtroppo esserlo davvero...) e da un atteggiamento di grande severità verso se stessi. Turano, perfezionista, chiede molto a se stesso e a chi gli sta intorno per restituire il massimo possibile.

Noi, al Tuc, chiediamo solo di essere quello che è sempre stato: un cannoniere formidabile nonché un costante punto di riferimento in attacco. Quindi: benvenuto in classifica MVP e ci auguriamo che quella conquistata contro Sedriano rappresenti solo la prima di tante, molteplici coccarde.