10 piani, anzi, pardon, 10 minuti di morbidezza.

Il nostro Stefano Cantarin, ripensando all'amara sconfitta subita nel quasi-derby contro Basket Marnate, individua nell'approccio troppo morbido alla gara uno dei motivi principali che hanno condotto la nostra WIZ verso il referto giallo.

<Prima di tutto - esordisce Cantarin davanti al taccuino -, vorrei mettere in chiaro che Marnate ha meritato di vincere dimostrando, come da aspettative, di essere squadra davvero forte e attrezzata. Però, è indubbio che la nostra partenza decisamente "soft" ha permesso agli ospiti di giocare con fiducia e grande sicurezza fin dai primi possessi. Il loro primo quarto, 14 a 22, è stato eccellente, ma dove finiscono i loro meriti iniziano le nostre magagne e anche se manca la classica controprova ho motivo di credere che, con un avvio migliore da parte nostra, la gara avrebbe potuto prendere una piega diversa>.

Aggiungiamo: non solo l'avvio di partita, ma anche il terzo periodo

<Il nostro terzo quarto è stato semplicemente bruttissimo. Abbiamo giocato una pallacanestro inconcludente perchè molli e poco reattivi in difesa e precipitosi e slegati in attacco.

Di fatto su quaranta minuti giocati, ne abbiamo regalati ben venti a Marnate che, ovviamente, da squadra esperta ne ha approfittato alla grande ma, è evidente, i nostri "black-out" mentali e tecnici hanno contribuito ad indirizzare la partita verso il team varesino>

La sensazione, da fuori, è che abbiate pagato anche sul piano fisico

<Non scopriamo certo adesso che Marnate dal numero 2 al numero 5 può schierare giocatori in possesso di qualità fisiche e atletiche importanti. Però, ribadisco, loro hanno potuto metterla sul piano fisico perchè noi, per lunghi tratti del

match, abbiamo fatto due-tre passi indietro. Non a caso quando nel quarto periodo abbiamo finalmente ritrovato ritmo difensivo, agonismo, mentalità e soprattutto voglia di lottare tutti insieme Marnate ha perso di colpo la sua baldanza e noi dal -14 (50-64 al 30°) siamo arrivati ad un passo, 70-74, dal riaprire clamorosamente la partita. Il tutto, sottolineo, a fronte di cattive percentuali al tiro: 5 su 27 da 3 e 19 su 29 ai liberi.

Così, in definitiva, non mi resta che vedere il bicchiere mezzo pieno e dire: se con due uomini in meno, tirando molto male e producendo solo una ventina di minuti all'altezza della situazione abbiamo perso solo di 6 punti, 72-78, significa che, al di là del risultato negativo, abbiamo motivi per essere comunque ottimisti per il nostro cammino futuro>

Il cammino, quello a breve, ci porta alla gara di sabato pomeriggio contro Casorate: come la descriveresti?

<Ci attende una partita difficile, dura e complicata contro la numero 1 del girone Ovest. Loro sono una squadra completa in ogni ruolo, giocano una buonissima pallacanestro e "mixano" in modo quasi perfetto la cifra di esperienza garantita da giocatori come Bernardi, Ciardiello, Bellotti, Puricelli, Picotti e Pariani con la vitalità, l'atletismo e l'intensità prodotta dai loro giovani. Noi di recente li abbiamo affrontati e battuti largamente in Coppa di Lombardia, ma quella in tutta onestà è stata una gara falsa poichè giocata da loro con scarsissima motivazione. Sabato invece sarà diverso tutto: intensità, atteggiamento fisico, durezza mentale, carattere, determinazione e così via. Insomma sarà gara-vera e noi - conclude "il Canta" -, dovremo essere presenti fin dal salto a due>.