Il tremendo sganassone tirato da San Maurense Pavia - sconfitta casalinga 61-79 - ci sorprende mentre ancora, felici e inconsapevoli, stavamo ballando al centro del ring. Adesso, dopo il k.o., ce ne stiamo all'angolo a riflettere, ma pronti a tornare più forti, caricati e duri che mai. Semplicemente perchè questa è l'unica cosa che ragionevolmente possiamo fare.aaa

<Inutile girarci intorno: dopo la bella vittoria conquistata a Corsico, il "pestone" che ci ha sparato in faccia da Pavia ci ha fatto ritornare rapidamente sulla terra facendoci capire - dice il nostro coach Roberto Beneggi -, che per quello di competizione proposto da San Maurense non siamo ancora pronti. Poi, è chiaro, della gara giocata contro il team pavese mi tengo strette tante cose buone come l'ottimo approccio alla gara, la volontà di sfidarli sul piano della corsa e del ritmo mettendo in mostra una pallacanestro più aderente alle nostre corde e, non di meno, il fatto che per circa 15 minuti abbiamo tenuto saldamente fra le mani il pallino del gioco>.

Poi, dopo il fatidico quarto d'ora cos'è successo?

<Da un certo punti in avanti ho avuto la sensazione, in seguito confermata, che stessimo andando in difficoltà contro l'aumentata intensità offensiva e difensiva messe in campo da Pavia. In attacco loro hanno rallentato il ritmo e cominciato ad essere molto più presenti a rimbalzo conquistando parecchi secondi tiri. Invece in difesa hanno iniziato a giocare in modo più fisico e, a velocità di gioco ridotta, ci hanno costretto ad un confronto con la difesa sempre schierata. Quindi, meno contropiedi e tiri facili in campo aperto e conclusioni sempre ostacolate. Nel giro di pochi minuti siamo andati in "crash" e dal +8 del primo quarto ci siamo ritrovati sotto di 5 punti all'intervallo. Nella pausa lunga ci siamo detti, o meglio, ridetti le stesse cose che avevo già fatto presenti nel due time-out chiamati nel primo tempo, ma è servito a poco anche perchè ormai Pavia, oggettivamente in gas, ha ricominciato col passo di una squadra nettamente superiore. Non a caso nel terzo periodo loro hanno tirato 10 su 16 dal campo, mentre il nostro attacco, ancora statico, prevedibile e con pochissime giocate di energia ha prodotto un pessimo 3 su 17. E, a conti fatti, credo che i numeri esprimano alla perfezione la netta differenza esistente in questo momento tra noi e loro in termini di intensità, attitudine nel giocare una pallacanestro fisica, vedi anche la loro netta, 45 a 27, vittoria a rimbalzo e, in definitiva, di mentalità.

Su quest'ultimo aspetto loro, evidentemente più pronti, si allenano da anni, mentre noi siamo solo all'inizio di un percorso. Quindi, pur amareggiati e dispiaciuti per la sconfitta, dobbiamo pensare che lo stop rimediato contro Pavia sia solo un punto dal quale ripartire mettendo da parte le cose positive viste per gran parte del primo tempo e per alcuni tratti dell'ultimo periodo. Del resto - conclude filosoficamente il nostro Roby -, alcuni dei nostri ragazzi non sono ancora al 100% e siamo solo alla seconda giornata. Dunque, abbiamo tutto il tempo per alzare la qualità del nostro lavoro settimanale avendo in testa qual è il vero obiettivo: migliorare tutti gli aspetti del nostro gioco. E riversarli sul parquet già a partire da venerdì sera nella trasferta di Tromello>.