Per esprimere il senso di una grande delusione si dice: "Avere la faccia di un cane bastonato"
Allora, per usare la stessa similitudine sei obbligato a dire che il viso di Andreas Rinke, dopo la sconfitta subita dai nostri ragazzi contro Sedriano, assomigliava a quello di un intero canile...
 

Battute, davvero dolorose, a parte, il nostro playmaker sabato scorso si aggirava per il PalaKnights, e la domenica per il PalaBorsani, con la faccia di chi aveva appena assistito ad una tragedia, che detto in breve si può riassumere così:
sintomi da classico "stress post-traumatico"

Stress comprensibile, soprattutto dopo aver accarezzato, anzi, quasi afferrato il primo referto rosa della stagione.

<E' incredibile e devastante, perdere una partita così - dice Rinke - sia perchè abbiamo regalato due punti ormai nostri, sia perchè per tutto il quarto periodo e nelle azioni conclusive abbiamo giocato davvero al contrario. Del resto i dati del nostro "non gioco" in fase offensiva parlano chiaro: solo quattro punti segnati negli ultimi dieci minuti con un solo canestro dal campo rappresentano dati ampiamente insufficienti per sperare di cavarsela. Anche se in difesa ti sbatti con tutta l'intensità del mondo>.

Da regista della squadra, come spieghi il vostro black-out?

<Non me lo spiego, nella maniera più assoluta, anche perchè avevamo appena messo a referto un break favorevole di 18 a 0 e oggettivamente non c'era nulla che facesse pensare ad un nostro tracollo. E se proprio devo trovare una ragione, posso solo tirare in ballo un blocco mentale perchè di colpo abbiamo smesso di correre, di attaccare, di eseguire i giochi e, forse peggio, abbiamo smesso di guardare il canestro con serenità, con tranquillità. Bloccati nella testa, preoccupati e incapaci di trovare una soluzione. Fatto strano, in particolare per una squadra come la nostra cui di sicuro non mancano nè i punti nelle mani, nè i giocatori in grado di produrre un canestro in qualsiasi momento>.

Insomma, uno stop davvero difficile da mandare giù

<Penso che sarebbe stato meglio, e certamente più facile, ingoiare uno straccio. Specialmente ripensando ad una cosa: i sedrianesi, per vincere, hanno fatto proprio il minimo indispensabile, rientrando dal -8 (59-51) senza fare niente di speciale. Giusto un paio di tiri estemporanei e fuori dai giochi. Noi invece, io per primo, non siamo stati nemmeno capaci di fare quelli>.

Adesso vi tocca San Maurense, lo spauracchio del girone...

<Posso dirti una cosa? Il vero spauracchio per noi siamo... noi stessi. Infatti noi possiamo essere quelli che in sei giocatori quasi espugniamo Cerro e, allo stesso modo, siamo quelli che in casa contro Sedriano costruiscono il palazzo di trenta piani dal quale poi si buttano giù. Quindi, è del tutto evidente che per la trasferta contro San Maurense dovremo ritrovare tranquillità, armonia e fiducia in quello che facciamo. Senza paura perchè con la fifa addosso non vai da nessuna parte>.  
 


MASSIMO TURCONI
14 ottobre 2021