Silenzio in palestra: parla “El Capitan”!

Silenzio. Quando la pallacanestro conta davvero, devono riecheggiare, prime delle altre, le parole del nostro Capitano: Nicolò Portaluppi.

Che poi, nell’ambiente del basket nessuno lo chiama così visto che per tutti è semplicemente Lupo.

Così, in sua compagnia, proviamo a fare le carte alla nostra squadra a circa 48 ore dall’inizio della “temporada”.

Come arrivate allo striscione della partenza?

<Infortuni e assenze a parte – risponde Nicolò – e sempre ammesso che si possano accantonare defezioni del calibro di  Riboli e Radice, direi abbastanza bene perché temprati da cinque settimane di buonissimi allenamenti durante i quali abbiamo lavorato tanto su un aspetto prettamente mentale:

non mollare mai.

Poi, è chiaro, sarebbe stato bello vedere la squadra lavorare al gran completo in allenamento e, ancora più bello, esserci tutti al momento, va da sé delicato ed eccitante, dell’esordio. Però, come dice coach Beneggi, è superfluo parlare delle cose che non puoi controllare, quindi, su la testa, gambe piegate, muscoli in vista e testa lucida. Il resto, lo vedremo tra poche ore>.

Hai citato coach Beneggi: quali cambiamenti di rotta ho portato in casa WIZ la presenza di Roberto?

<Il primo aspetto, credo il più significativo, sia quello relativo al cambio di mentalità. Coach Beneggi pretende, sempre, massima attenzione, concentrazione e “focus” acceso su tutte le cose e situazioni che proviamo in palestra durante la settimana. Concretamente richiede un maggior sforzo “di testa”, così chi pensa di fare allenamenti turistico-rilassanti sbaglia a capire e si trova a mal partito. Poi, sotto il profilo tecnico sono in atto gli ovvi cambiamenti strettamente legati al nuovo assetto del gruppo. Quest’anno abbiamo rotazioni molto ampie e giocatori con caratteristiche tecniche, fisiche e atletiche differenti che ci spingono ad alzare la velocità di esecuzione, il numero di possessi e di tiri, l’intensità fisica e mentale in difesa. Insomma: per dirla in poche parole, dovremo essere più veloci in attacco e più feroci in difesa, ovvero, complessivamente, essere animati da uno spirito da battaglia anche perché, rispetto allo scorso anno, adesso potremo andare in trincea con 10-11 giocatori, mentre nella primavera scorsa eravamo solo 6, a volte 7>.

Con quali aspettative parti e, di conseguenza, in qualità di Capitano, quale direzione vuoi trasmettere al resto del gruppo?

<La via, già tracciata da tempo nonché esplicitata a chiare lettere in spogliatoio, è una sola: siamo una buonissima squadra che ha tutte le possibilità di arrivare fino in fondo>.

A questo punto puoi definire meglio cosa significa “fino in fondo”?

<E’ presto detto: allenarsi e giocare sempre con forza e determinazione per disputare una stagione di alto profilo. Tradotto in “classifichese” vuol dire: stare sempre intorno ai vertici, quindi le prime quattro posizioni, e una volta arrivati ai playoff, provare a giocarsela ancora di più in un campionato che, comunque, sarà durissimo, Certamente il più difficile e competitivo degli ultimi anni, con un livello qualitativo davvero elevatissimo grazie alla presenza di squadroni come Cerro Maggior, Pavia, Robbio e, più in generale, molte formazioni più che attrezzate. Di fatto, non ci saranno né squadre materasso, né quelle contro cui basterà il minimo sforzo per portare a casa il referto rosa. Sulla carta e nei giudizi degli addetti ai lavori, troveremo tutte avversarie buone e ricche di giocatori esperti e capaci. Già a partire da sabato in casa contro Settimo, un team che, dopo la retrocessione sofferta lo scorso anno, si ripresenta con ben altri giocatori e ambizioni. Però – conclude Lupo -, seppur in organico ridotto, giocheremo al duemila per cento per non “cannare” il debutto>.

MASSIMO  TURCONI
23  settembre  2021