Il tabellone del palazzetto di Daverio ancora trema per effetto della terribile stoppata che Luca Battilana, anzi, un incazzoso Luca Battilana ha rifilato venerdì sera alla guardia daveriese Scaltritti.

In quel gesto, che nel rivederlo trasmette rabbia vera e atletismo a piene mani, abbiamo finalmente ritrovato il vero Battilana, un giocatore che attendevamo con una certa ansia perchè, già lo sai, per impatto fisico e tecnico è giustamente considerato di altra categoria.

<Sono ovviamente contentissimo di essere tornato e - dice Battilana -, al di là del risultati ottenuti ritengo più che positivo il mio rientro. A soli quattro mesi di distanza dall'intervento chirurgico che ho subito alla spalla non mi aspettavo di essere così tosto, ma d'altro canto in questo periodo di riabilitazione ho fatto una scorpacciata di pesi, lavoro con elastici, esercizi a secco e così via. Gara dopo gara sento crescere la forma fisica e anche la sicurezza in quello che sono in grado di proporre alla squadra>.

Però, che sfortuna, sei rientrato in un momento critico

<In effetti non stiamo giocando granchè bene e stiamo soffrendo per una serie di variabili - infortuni, assenze, acciacchi, stati di forma non ottimali -, che ci penalizzano. Poi, è chiaro, ci sono anche la nostre colpe. Per esempio a Daverio e già prima contro Leone XIII, alle voci "fame e voglia di vincere" siamo stati soverchiati. Un aspetto che non si concilia con le ambizioni di una squadra come la nostra che, dal mio punto di vista, ha tutte le qualità per disputare un campionato di vertice. Evidentemente sul piano mentale c'è ancora molto su cui lavorare, specialmente quando affrontiamo squadre che, erroneamente e inconsciamente, finiamo col sottovalutare>.

La cronaca daveriese segnala una gara tra una Formula 1, Daverio, e un trattore: la nostra WIZ. Sei d'accordo?

<Loro hanno corso il triplo di noi e a velocità doppia, ma noi sapevamo che mettersi in competizione sul loro terreno  preferito sarebbe stato un rischio inutile e soprattutto pericoloso. Infatti a gioco lungo loro ci hanno superato in modo nettissimo sul piano del ritmo di gioco, mentre noi non siamo stati capaci di spostare l'asse della manovra offensiva verso il loro canestro sfruttando in questo senso gli evidenti vantaggi per chili, centimetri e presenze>.

Le prime della classe però non aspettano e il gap in classifica inizia ad essere consistente: quanto sei preoccupato da uno a dieci?

<Zero meno - risponde "Bat" -. La mia però non è una risposta di comodo, ma riflette realmente il mio stato d'animo che, sottolineo, è assolutamente fiducioso. Ho fiducia nelle nostre qualità e sono più che convinto che a pieno regime tutti dovranno fare i conti con noi. Ho fiducia nello staff tecnico e nella qualità, sempre elevatissima, del nostro settimanale in palestra. Infine, aspetto determinante, ho fiducia sul fatto che, una volta al completo, sapremo ritrovare lo spirito difensivo che ci ha sempre caratterizzato e dato forza. Tutto gira intorno alla difesa e, per come la vedo io, questo è il momento giusto per limare le lacune che, lo ammetto, ancora ci sono. Quando là dietro ci saremo con tenacia e continuità cambierà tutto: classifica, prospettive, facce, coesione, livelli di ottimismo>.

A "Pres Azario", comprensibilmente un po' abbacchiato, cosa vuoi dire?

<Solo una cosa: "Stai sereno, Pres! Stai sereno perchè presto torneremo a galla". Del resto, dal Pres abbiamo sempre avvertito sentimenti positivi: fiducia, solidarietà e aiuto. Mai, mai e poi mai pressione. L'unica pressione che sentiamo, ma la definirei più una responsabilità condivisa da noi giocatori in spogliatoio, è quella di voler fare bene e, di conseguenza, puntare in alto. Adesso, intanto, pensiamo solo ad espugnare Castronno. Il resto, col tempo e col flusso del gioco, verrà>.