Perdere è sempre sgradevole. Dà sempre fastidio. Fa sempre male. Ed il fatto di perdere le partite è ancor più doloroso, se dopo un esercizio di obiettività, oltre agli errori tuoi, scorgi, in maniera nitida anche quelli di chi, nello spirito e nella logica del gioco, dovrebbero essere elementi terzi, quindi imparziali per definizione.

Poi, oltre a tutti questi aspetti, nella logica di Oxford vs Cambridge, al nostro "Pres" Guido Azario, brillanti studi universitari alla Statale, avrà certamente procurato un "filo" di prurito l'aver perso contro i "bocconiani".

<Accetto la, peraltro nobilissima, similitudine anglosassone, ma in questo momento - commenta il nostro massimo dirigente -, la accantonerei per dare invece spazio alle vibranti e credo più che giustificate proteste del nostro clan perchè nel corso del match contro Bocconi siamo sicuri di aver subito una serie di torti davvero difficili da metabolizzare. Senza voler stigmatizzare di nuovo ogni singola chiamata "stonata", in modo sommesso mi limito a dire che negli ultimi 50 secondi della partita, con il punteggio fissato sul 70 a 73 e, quindi, con il match ancora apertissimo, i "fischietti" hanno girato il senso, ovvero la freccia della gara indirizzandola in modo deciso verso Bocconi Milano con una nutrita serie di decisioni, ma soprattutto di atteggiamenti incomprensibili. A fine partita, stando al giudizio di personaggi "super partes" e dei tanti messaggi ricevuti, gli arbitri hanno rovinato una partita piena di belle giocate, su tutte vedi la splendida gara di Atsur, giocatore illegale per la categoria, che si è presentato sul campo con la chiara idea che questa partita avrebbe dovuto vincerla lui, prima che la sua squadra, e piena di emozioni e di pathos e, ripeto, è un vero peccato che sia finita in maniera così "velenosa">.

La rabbia ti avrà fatto contare fino a dieci... mila, ma esaurito il conteggio, cosa ti resta di obiettivo nell'analisi del match?

<Resta tutta l'amarezza legata ad una gara incompiuta nelle pieghe della quale - continua "Doc Aza" -, dobbiamo comunque riconoscere i nostri numerosi errori e alcune magagne.

E’ come se i miei giocatori fossero timidamente al cospetto di Professori universitari; ma non della Bocconi, bensì delle famose Sorbona di Parigi o MIT di Boston!!! Autori quindi di una prestazione corale che, priva di brillantezza, ha permesso a Bocconi di gestire a lungo vantaggi in doppia cifra. Però, per dovere di cronaca, segnalo che appena loro sono calati, noi siamo tornati prepotentemente in pista e nessuno mi toglie dalla testa che sul già citato 70-73 i "bocconiani" fossero alla canna del gas e, dando per buono il paragone della sfida inglese, penso che avrebbero fatto grande fatica a dare forza ai loro ultimi colpi di remo.

In quel frangente, beati loro, ci hanno pensato i "grigi" e la gara si è conclusa nel modo già descritto. A noi resta, vivissimo, il rammarico per la sconfitta e un misto tra sconforto e incazzatura per essere stati, mi sia concesso l'inglesismo, "cornuti e mazziati" perchè alla fine abbiamo fatto anche la figura dei maleducati, cosa che invece non siamo e, sottolineo, non siamo mai stati>.

Così, con la testa ancora affollata da pensieri "torbidi", ma da smaltire in fretta, il nostro gruppo si prepara per affrontare un'altra partita durissima: quella contro la capolista Milanotre in programma sabato pomeriggio a Basiglio.

Per noi, memori dello "scioccante" -20 subito tutto nell'ultimo quarto della gara d'andata, sarà, lo sappiamo bene, un'altra partita verità.