"Beccare" un trentello in casa e metabolizzarlo è difficile per tutti. Figuriamoci poi se questo -34 (contro Luino per chi non se lo ricordasse) lo "becchi" nelle vesti di Capitano che, il giorno dopo la disfatta, si deve presentare davanti alla sua truppa.

<E' vero, non è stato per niente facile radunare i ragazzi in spogliatoio e - dice Nicolò Portaluppi, il nostro "K" -, cercare di rimettere insieme pensieri, parole e opere. La settimana  post-Luino è stata una delle più emotivamente intense da quando sono in gialloviola. Da un lato c'era da parte di tutti una tremenda voglia di scendere subito in campo e provare a spaccare il mondo rimediando alla figuraccia. Dall'altra, in qualità di capitano del gruppo, ho avvertito anche la necessità di convogliare frustrazione e rabbia in un percorso di lucidità cercando di accantonare in fretta la vicenda-Luino. Ho quindi chiesto di pensare solo alla gara contro Corsico e allenarsi con grande concentrazione per ritrovare la fiducia che, ovviamente, dopo una sconfitta del genere finisce sotto la suola delle scarpe. Devo dire che i ragazzi sono stati bravi e nei tre allenamenti pre-Corsico, tutti di alto livello, abbiamo ricostruito una buona atmosfera ma, a margine, devo anche aggiungere che in tal senso non avevo mai nutrito dubbi>.

Quali, dunque, le cose positive che avete prodotto a Corsico?

<Prima di tutto il risultato. La vittoria strappata a Corsico contro una squadra storicamente rognosa ha avuto il classico effetto "chiodo scaccia chiodo" rimettendo il sorriso sui volti di tutti noi. Poi, un altro aspetto positivo è certamente legato alle facce dure e concentrate di tutti quelli che sono scesi in campo. Nei nostri occhi si potevano leggere intensità, aggressività e compattezza che, non a caso, rappresentano le nostre qualità più importanti che nella passata stagione hanno sempre caratterizzato le nostre partite più belle. Questi però, ci tengo a sottolinearlo, sono stati gli "occhi" che ho visto e apprezzato nel corso degli allenamenti settimanali e, concretamente, il successo di Corsico l'abbiamo costruito proprio lì>.

Aspetti negativi?

<Dopo un primo tempo scintillante in attacco, nella ripresa abbiamo accusato un vistoso rallentamento dovuto, credo, a meccanismi offensivi perfettibili. Ma, del resto, la stagione è solo agli inizi e negli ultimi tempi qualche intoppo non ci ha permesso di sviluppare al meglio il nostro potenziale. In questo momento per usare una similitudine motoristica siamo come una macchina che ha grande potenza, ma non ha ancora le gomme adeguate per poter scaricare a terra tutti i cavalli. Sono sicuro che con il nostro impegno e l'ottimo lavoro degli uomini del "muretto" troveremo il treno di gomme giusto>.

Quindi, dove dobbiamo migliorare?

<A mio avviso l'aspetto fondamentale da migliorare è riferibile alla capacità di imporre sempre il nostro stile di gioco che, a costo di essere noioso, è strettamente connesso con quello che di buono, anzi ottimo, riusciamo a fare nella nostra metà campo. Tutto parte da là dietro e, a seguire, dalla serenità con cui riusciamo a proporre le nostre idee in attacco perchè là davanti il talento e le soluzioni non mancano e qualcuno a cui affidarsi per fare canestro lo troviamo in ogni circostanza>.

Tutto perfetto: mancano solo un paio di considerazione sulla trasferta in programma domenica sera a Milano contro San Pio X°: come la descrivi?

<Conosco pochissimo di San Pio X° ricordo però che sono una squadra fisica, in grado di giocare una difesa dura e con tanti contatti; pertanto dovremo essere pronti ad una battaglia nella quale conterà essere più duri di loro giocando ad alto  ritmo difensivo e con scelte oculate in attacco senza farsi mai trascinare dalla loro "bagarre">.