Da qualche giorno, ovvero dopo la sconfitta che la nostra WIZ ha subito contro Academy Varese, Roberto Beneggi, il nostro coach, armeggia con cacciavite,cercafase e altri strumenti per provare a scoprire dove, come e perchè, dopo un inizio incoraggiante, 8 a 8 al terzo minuto, il nostro gruppo sia incappato in black-out di proporzioni notevoli.

<Confermo tutto - dice Beneggi -, dopo alcune positive giocate iniziali, vedi appunto l'8 a 8 già citato, siamo andati in blocco subendo un parziale molto pesante, 22 a 4 per i varesini, che senza dubbio ha condizionato il resto della gara. Per tanti minuti non siamo stato capaci di limitare l'attacco dell'Academy che, dal canto suo, devo riconoscerlo, ha prodotto azioni di altissima qualità. Nel secondo quarto però ci siamo svegliati e senza pensare al passivo, 30 a 12 per Academy, abbiamo finalmente iniziato a giocare la nostra pallacanestro sui due lati del campo. Dal mio punto di vista i successivi trenta minuti, giocati assolutamente alla pari con la capolista, sono stati di buonissimo livello tecnico, fisico e mentale tant'è vero che rimontando un punto dietro l'altro, verso la fine del terzo quarto siamo anche riusciti a riaprirla, la gara, arrivando anche a -6 con palla in mano. Purtroppo, nel momento del possibile aggancio ci è mancata la zampata e non abbiamo avuto la vivacità necessaria per impattare definitivamente la partita. Così, sul nostro ultimo assalto non riuscito, Varese ha ripreso sicurezza e la fiducia indispensabili per piazzare un altro mini-break e chiudere i conti>.

Nel "film" della partita sembra aver avuto un peso determinante l'espulsione di Rinke: è anche il tuo parere?

<Assolutamente sì - risponde Roberto -. L'allontanamento dal parquet di Andreas, che stava giocando una partita monstre a livello tecnico, in una gara comunque piuttosto nervosa è stato molto, molto discutibile. All'uscita di scena di "Ringo" in seguito si è aggiunta anche quella di Radice che ha abbandonato il campo per infortunio. A quel punto, con il pacchetto di guardie praticamente azzerato nelle rotazioni, la nostra manovra offensiva ha perso alcuni punti di riferimentoimportanti agevolando ulteriormente l'allungo di Varese>.

Come ne usciamo da questo test-match?

<Tutto sommato le mie considerazioni sono abbastanza positive perchè, al netto dei sette-otto minuti iniziali di buio totale, abbiamo tenuto egregiamente il passo della squadra che, anche contro di noi, si è dimostrata la più forte, la più in forma e più completa. Varese, segnando 91 punti, una cifra vicina ai 95 di media, ha messo in mostra la pallacanestro e i giocatori - Seini, Pinzi, Sartori e altri -, che ci aspettavamo.

Detto questo, usciamo dall'esame varesino consapevoli che contro le squadre di altissima classifica non sono concesse pause perchè, a Varese come a Pavia, se per qualche minuto esci mentalmente dalla gara, ti ritrovi sotto di 15 punti e poi recuperare diventa un'impresa quasi sempre proibitiva.  

Quindi, il post-Academy non è tutto da buttare, anzi. Dobbiamo far tesoro di questa lezione sapendo che il campionato è ancora lunghissimo e - conclude fiducioso "coach B" - abbiamo a disposizione tanto tempo per migliorare tutti gli aspetti del nostro gioco e del nostro modo di stare in campo>.