Un po' "Batman", ovvero il supereroe capace di fare tante cose, tutte utilissime per la squadra. Quello che vola altissimo a strappare rimbalzi: 9 carambole tirate giù nella gara contro Opera. Quello che in difesa prima annulla l'avversario diretto, poi si sacrifica intervenendo in aiuto dei compagni e da "Ministro della Difesa" coordina il lavoro di tutti.

Ma anche un po' "BatiGol" che, ogni tanto capita anche a lui, si ritaglia un ruolo importante anche in attacco: 12 punti determinanti nella vittoria conquistata con gli operesi.

Il nostro Luca Battilana, adesso che i problemi alla spalla sono dimenticati (gesti apotropaici pienamente autorizzati...), è tornato il giocatore totale che tutti gli allenatori hanno sempre apprezzato e coach Beneggi anche di più, dal momento che lo aveva voluto con sè già nei suoi anni novatesi conoscendone la versatilità tecnico-tattica e il carattere da "incursore lagunare" che, contro Opera, è stato decisivo.

<Non mi prendo nessun merito perchè - commenta Battilana -, quella contro Opera è stata una bella e importante vittoria di squadra ottenuta in una gara ben preparata dai coach e interpretata come un scontro diretto contro una storica squadra di serie C, quindi alla stregua di una partita di cartello. Noi siamo stati bravi a imporre subito il nostro ritmo, capitalizzando un iniziale gap di +10, ma in seguito siamo stati sciocchi ad abbassare la nostra aggressività difensiva permettendo ai loro terminali offensivi principali di ricucire il margine. Nel secondo tempo abbiamo rimesso la partita sugli stessi binari positivi del primo quarto, alzando l'asticella in difesa e a rimbalzo e cercando di trovare tiri aperti con i nostri finalizzatori. Purtroppo, quando dovevamo chiudere la partita, vedi il vantaggio in doppia cifra al minuto 36, ci siamo imbambolati e abbiamo rischiato una gran figuraccia. Ovvio dunque che l'aspetto da migliorare più di altri sia proprio quest'ultimo: mettere al sicuro il risultato quando è il momento, evitando che gli avversari tornino a farsi di nuovo pericolosi>.

Come valuti il clima generale che si respira dentro la squadra?

<La situazione, sicuramente stabile e serena, è confortata dai buoni risultati e dalla eccellente qualità del lavoro settimanale in allenamento. Sono molto contento della coesione che c'è tra noi, ma anche per l'alto livello competitivo che mettiamo in allenamento. In questo senso giudico ampiamente positivo e performante l'arrivo dei nuovi. Son tutti ragazzi seri, esperti, sanno come lavorare in palestra e come comportarsi in una stagione dura come questa, nella quale spesso le defezioni in organico innescano difficoltà fisiche e tecniche. Quello che conta però, è come si reagisce a queste difficoltà e noi, da questo punto di vista, ci stiamo dimostrando un gruppo super>.

Tutto pronto, dunque, per affrontare il big-match contro Cerro: come lo presenti?

<Cerro per tantissimi di noi significa una sola parola: derby, ovvero partita speciale, sentita sotto il profilo emotivo e vissuta in modo particolare prima, nel mentre e anche dopo.

Tecnicamente descrivo invece una gara tra le più impegnative della stagione perchè Cerro è una squadra di alto livello che, a mio parere, in sede di mercato estivo si è rafforzata tantissimo rispetto agli scorsi anni visto che al GSO sono approdati giocatori forti ed esperti come Nuclich, Calzavara e Freri. Oltre a tutto ciò, c'è da sottolineare il fatto che Puglisi e compagni vengono da una settimana di riposo e avendo avuto tanto tempo a disposizione saranno preparatissimi, caricati a molla e mentalmente impostati. Al netto di queste premesse - conclude fiducioso Luca -, credo che vincerà la squadra che metterà più "garra", concentrazione e feroce determinazione in difesa>.