Pagellone Finale di Prof Codari (parte1)
PRIMA PUNTATA
Se fosse un film, ovviamente parodiato, sarebbe "Notte dopo gli esami". Pellicola con trama semplice, quasi scontata che vede un gruppo di giocatori, nel caso di specie i nostri ragazzi di WIZ, affollarsi nell'androne del Liceo per dare un'occhiata ai tabelloni che riportano i voti, il giudizio e le considerazioni post-esame di maturità. Giudice supremo: Luca Codari, il nostro general manager.
<Prima di tutto - dice Codari -, vorrei esprimere la mia totale soddisfazione per aver raggiunto il traguardo, ovvero la promozione in C UNICA, che avevamo dichiarato, programmato e fortemente voluto. Poi, è vero, siamo arrivati all'obiettivo attraverso un percorso tutt'altro che lineare, ma alla fine ciò che conta è il risultato e noi, seppur faticosamente, seppur sfiorando il baratro, abbiamo portato a termine positivamente nostra missione. Desiderio pertanto congratularmi con i ragazzi, lo staff tecnico e sanitario per l'esito vittorioso della nostra stagione e da "professore" generoso e riconoscente assegnerò a tutti quanti i miei "allievi" un voto superiore alla sufficienza ma, senza bisogno di sottolinearlo, tutti sanno che alcuni "studenti" sono stati capaci di andare oltre conquistando quindi una "pagella" degna del "bacio accademico".
RINKE Andreas, playmaker: per Andreas è stata una stagione davvero faticosa nella quale, per la prima volta in carriera, dovendo mettersi al servizio di tante bocche da fuoco si è ritrovato a fare il playmaker d'ordine e scelte ragionate. Tutte cose che non rientrano nel suo registro tattico. Così alla fine si è snaturato perdendo gran parte della verve che caratterizza e rende efficace il suo modo di stare in campo.
Porta comunque a casa una sufficienza piena.
TURANO Federico, guardia: anche per Federico descrivo una stagione piena di problemi fisici, tecnici e tattici e decisamente inferiore alle aspettative. Di fatto la transizione da Cerro Maggiore alla WIZ non si è mai concretizzata e il vero Turano, in termini di continuità, lo abbiamo visto in pochissime occasioni. I brillanti sprazzi, purtroppo rari, non bastano ad assegnargli la sufficienza.
RADICE Simone, play-guardia: considero più che positiva l'annata disputata da Simone. Seppur con numerose pause ha prodotto buone cose in attacco, ma il meglio di se stesso Radice lo ha offerto in difesa che rappresenta la sua specialità. Simone ha caratteristiche fisiche e una fantastica duttilità che gli consentono di marcare ben quattro ruoli, tutte qualità per le quali è largamente il nostro miglior difensore oltre che un giocatore tecnicamente e tatticamente ancora in crescita.
HAMADI Giosuè, guardia-playmaker: Hamadi è semplicemente Hamadi, il nostro giocatore di costante riferimento. Quello che in stagione ha sbagliato pochi appuntamenti. Quello che in gara 5 a Corsico ha messo a referto 24 punti, ma soprattutto ha lasciato a bocca aperta i presenti che all'unanimità si sono chiesti: "Ma che diavolo ci fa un giocatore come Hamadi in CSilver?!”.
PORTALUPPI Niccolò, ala all-around: "Lupo" oltre che nostro indomito Capitano è, immancabilmente, il giocatore più adatto per portare a termine le nostre "Missioni Speciali" difensive. Coach Beneggi solitamente gli affida l'esterno avversario più pericoloso e Nick, solitamente, lo cancella dal campo con grinta, tenacia e splendida attitudine. Quest'anno sono stati pochissimi quelli che hanno avuto la meglio su di lui. Mi torna alla mente giusto Paulinus di Somaglia con cui ha ingaggiato un bellissimo duello fisico condito, anche, da botte da falegname. Comunque Lupo, insieme a Radice, costituisce la nostra "cerniera " difensiva e, di più, è per eccellenza uomo da spogliatoio. Pertanto giudizio ampiamente positivo: bene, bravo, 7+
TOIA Stefano, centro: esattamente 12 mesi fa mi aveva promesso: "Mi hai preso come difensore, ma prossimo anno mi vedrai più presente anche in attacco. E su questo "refrain" Stefano ha iniziato molto bene la stagione giocando ottime gare. Poi, nel dicembre scorso anche Toia è entrato in "lista infortunati" per un guaio al piede restando fuori squadra per oltre due mesi. Il ritorno in campo è stato lungo, complicato e a mio avviso ha inciso non poco sulla "promessa" estiva 2022 che, in parte, è stata disattesa. Così in attacco ha avuto qualche eccellente sprazzo di qualità, ma oggettivamente la continuità non ha rappresentato il suo punto di forza, mentre in difesa si è comunque confermato come uno dei migliori "stopper" della nostra squadra.