E, ancora una volta, è il suo ululato, potente e feroce allo stesso tempo, ad avvertire che qualcosa nella partita sta per succedere.

E, ancora una volta, è la sua impronta a marcare il nostro territorio.

E, ancora una volta, è la sua zampata a ricacciare indietro i male intenzionati. Nel caso di specie gli intraprendenti studenti di CUS Milano.

E, ancora una volta, è lui Nicolò "Lupo" Portaluppi a salvare la pelle del nostro branco. O meglio, tocca a Lupo metterla al sicuro.

Impresa non facile in questi tempi in cui, dopo le bastonate ricevute a Leone XIII, Daverio e Castronno, è  cosa durissima ritrovare sicurezza nei nostri mezzi, fiducia nel nostro sistema e, in estrema sintesi, la via che porta al successo.

Così, dopo un primo quarto in cui abbiamo giocato ancora con facce grigie e preoccupate, e i due quarti centrali  oggettivamente più brillanti e gradevoli, si entra nell'ultimo periodo con la nostra squadra che, nonostante la decina di punti di vantaggio, sente crescere la "sindrome da manina".

Ecco, proprio in quel frangente, quello decisivo, si fa largo la figura di "Nick The Wolf". Il Capitano col fiuto dell'esperienza "annusa" che Milano è pronta a giocarsi il tutto per tutto mentre il suo branco, ancora alle prese con affanni mentali, inizia a cincischiare. A quel punto servono coraggio, sangue freddo, personalità e anche un pizzico di sana incoscienza.

Cavalcando questi elementi come fossero quattro purosangue selvaggi, Nicolò mette a segno 7 punti  DE-TER-MI-NAN-TI, chiude al meglio una prestazione da urlo (come l’urlo di gioia in cui si è lasciato andare con il Pres a bordocampo dopo aver cancellato un layup avversario) e ci trascina verso due punti faticati ma, in tutta onestà, apparsi più che legittimi. Adesso, finalmente, abbiamo spazzato via gli incubi e da oggi si riparte, ma con l'adrenalina sempre a mille perchè sabato prossimo sarà al PalaParma nientemeno che Robbio, uno squadrone che impressiona per solidità e concretezza. E "Lupo", un po' in disparte, dall'alto del costone osserverà quel che accade intorno con lo sguardo pieno di fierezza e tutto l'orgoglio di un Capitano che, col suo gruppo, al suo gruppo, chiede solo di ripartire.