“Aspettando, godo…”

Sì, avete letto bene e non c’è nessun refuso grafico.

Certo, il titolo è figlio della notissima “piece” teatrale di Samuel Beckett, ma nel caso di Simone Riboli, il nostro MVP della settimana, non c’è nulla di assurdo. Anzi, è tutto visibilmente e gioiosamente reale. Sono reali i punti segnati, i rimbalzi offensivi, i tagli al “laser”, l’intensità difensiva, la determinazione e soprattutto l’impatto che “Ribo” ha riversato nella partita che abbiamo vinto, e pure nettamente, contro Cerro, la numero 1 del ranking. Lo “speed” di Simone ci ha garantito il cambio di passo sui due lati del campo (visto Manuel Rossi, mica l’ultimo baluba, indietreggiare di fronte alla pressione difensiva di Riboli…) e, ancora meglio, ha dipinto il sorriso sui volti dei componenti il nostro staff tecnico.

Coach Beneggi, che lo aspettava dall’ inizio della stagione, non avendolo mai potuto schierare causa infortunio, inizia così ad accarezzare il “senso” di una squadra che adesso, quasi a rotazione complete, può permettersi una duttilità tecnica e tattica degna di un team di prima fascia.

Ragionando per iperboli la presenza, o meglio, quel tipo di presenza sul parquet da parte del nostro guizzante Simone, ci ha ricordato quella famosissima per noi “storici” e un po’ “nostalgici” della pallacanestro, del favoloso John “Hondo” Havlicek.

Non credo che Riboli lo conosca e, nel caso, si informi perché il paragone proposto è davvero prestigioso e motivante…