Mesi e mesi trascorsi a soffrire insieme a lui.

Mesi e mesi trascorsi a sudare, virtualmente, insieme a lui in palestra sottoponendosi a interminabili esercizi di rieducazione.

Mesi e mesi trascorsi, insieme a lui, in precario equilibrio tra speranze, incertezze, momenti depressivi e ottimismo sparato alla stelle.

Dopo aver idealmente vissuto tutto questo al suo fianco oggi, finalmente, possiamo fare come il Liga e urlare contro il cielo: "Il "Canta" c'è ancora. Il "Canta" è tornato. Il "Canta", al secolo Stefano Cantarin, è di nuovo un grande protagonista della storia WIZ.

<La partita a Cerro Maggiore è stata durissima, difficile e - dice Cantarin - complicata esattamente come ci aspettavamo perchè loro, ne siamo più che convinti, sono una squadra attrezzata per il vertice della classifica. Il fatto che in questo momento, in termini strettamente numerici, non lo siano non toglie nulla al loro valore che, mi ripeto, è davvero elevato. Noi siamo arrivati al derby proprio con questa idea in testa e, di conseguenza, l'abbiamo preparata nel miglior modo possibile sia dal punto di vista tecnico-tattico, sia soprattutto sul piano mentale. Quindi, senza farci distrarre dal gap esistente in classifica. Poi, nelle pieghe del match è successo che per almeno tre quarti di gara non siamo stati capaci di mettere in pratica tutto quello che avevamo preparato. Così per oltre tre quarti di gara abbiamo difeso "molli" e attaccato con pochissima fluidità. Tuttavia, in mezzo a questi aspetti poco positivi, va a nostro merito il fatto di essere rimasti sempre con la testa nella partita senza farsi condizionare dal gap nel punteggio e, ancora meglio, siamo stati bravi ad aspettare che la partita girasse dalla nostra parte. A quel punto, con lucidità, mentalità, forza tecnica e soprattutto tonnellate di carattere abbiamo prodotto un quarto periodo clamoroso per efficacia e intensità e ci siamo portati via il derby giocando 10 minuti di altissimo livello. Il tutto, giusto evidenziarlo, pur facendo a meno di due giocatori importanti come "Emi & Bat", ovvero Cogliati e Battilana>.

Per la prima volta nella stagione abbiamo agganciato, per una settimana, il primo posto in classifica: come descrivi il nostro momento e la situazione generale?

<Il momento, che ormai dura da 2 mesi, è bellissimo: a Cerro abbiamo messo in cascina l'ottava vittoria consecutiva e, a questo punto, nessuno di noi ha intenzione di nascondersi dietro ai vetri. Siamo al vertice della classifica e vogliamo rimanerci il più a lungo possibile anche perchè, sia detto senza alcuna presunzione, ce lo meritiamo in virtù di un'eccellente continuità di rendimento>.

Una continuità di rendimento che fa pari e patta con la tua: nelle ultime 9 partite sei andato 7 volte in doppia cifra. Insomma, è proprio il caso di dire bentornato!

<Le cose vanno sempre meglio, fisicamente ormai mi sento al 100% e anche il ritmo partita che avevo perso durante il lungo periodo di stop è quello quasi ideale. Sono contento anche per essere rientrato in pieno nelle logiche di squadra e aver gradatamente ritrovato il mio posto nelle rotazioni riuscendo in questo modo ad essere ancora utile ad una squadra che, lo abbiamo già detto, sta mandando in scena una stagione molto, molto buona. Al momento direi che meglio di così per me e per tutti non potrebbe andare, però, l'importante è restare umili, volare sempre basso e continuare a lavorare forte>.   

Questa settimana osserviamo il turno di riposo, ma alla ripresa ci aspetta il match, importantissimo, contro Bocconi  Milano. Cosa pensi di questa gara?

<Gara impegnativa per dire poco contro una delle tre squadre che ci hanno battuto nel girone d'andata. Loro hanno tanto talento grazie alla presenza di giocatori come Atsur, Benevelli e Cefarelli (il lungo bocconiano però, squalificato 2 giornate, non dovrebbe essere della partita) e grande fisicità e atletismo in tutti i ruoli. Dovremo arrivarci caricati e pronti sotto i tutti i punti di vista per conquistare una vittoria importante sia per la classifica, sia perchè è un altro scontro diretto sia perchè dopo la sberla ricevuta all'andata le motivazioni per prenderci una rivincita sono infinite>.