Una WIZ Legnano non bella, ma durissima, non precisa, ma tenace cede in casa contro Pavia pagando colpe sue, principalmente, sciocchezze arbitrali, sicuramente, e sfortune in serie, certamente.

Contro una Pavia che, seppur al completo, non incanta per la qualità di gioco, la WIZ sempre priva di Turano, Riboli e Battilana, in corso d'opera perde anche Stefano Cantarin, fuori causa alla metà del secondo quarto per quello che si annuncia come un brutto infortunio: rottura completa del tendine d'Achille della gamba sinistra.

Eppure, nonostante le assenze pesanti, una dozzina di minuti del primo tempo giocati senza qualità e senza nerbo e percentuali al tiro davvero pessime (19 su 60 dal campo), il team legnanese si batte il petto in segno di contrizione per non essere riuscito a sfruttare quella che, ad un certo punto del match, e anche aposteriori, è parsa in maniera solare un'occasione da cogliere.

E, si sa, seguendo la logica del "gol sbagliato, gol subito", Legnano alla fine del match si ritrova sconfitta e pure amareggiata per un paio di fischi "assassini" e incongrui.

La cronaca racconta di una gara che Legnano inizia a spron  battuto: 8-0 al 3° sgretolando la pallida zona di Pavia.  

Gli ospiti cambiano subito assetto tattico con una uomo che dà migliori frutti e grazie alle iniziative di Infanti tornano in gioco (15-12 all'8°), poi con un'altra scarica di Maghet impattano: 22-22 al 12°. Legnano, pur con un organico visibilmente limitato nelle rotazioni degli esterni, mantiene il comando fino al 28-24, ma inizia a sbandare quando Cantarin, come detto, lascia il campo sorretto dai compagni. Il colpo per Legnano è pesante da assorbire e Pavia, cinicamente, ne approfitta per assestare un break importante: 5-17 e primo tempo chiuso a +8: 33-41.

Lo stato di shock dei gialloviola si prolunga per buona parte del terzo periodo con gli "wizers" imprecisi oltre il consentito in attacco ma, peggio, spenti e poco reattivi in difesa. Là dietro Legnano regala troppi secondi tiri a Pavia che, con una caterva di palloni giocabili in più, conserva una decina di punti di vantaggio: 40-50 al 27°

La WIZ sembra sul punto di crollare definitivamente, ma in lontananza risuona la carica di capitan Portaluppi. "Lupo" si carica sulle spalle tutto il suo gruppo e con una serie di eroismi spinge adrenalina nelle vene gialloviola per il 48-52 al 33°.

Toia e Frontini confezionano addirittura il sorpasso sul 53-52, mentre Pavia gioca uno stucchevole e improduttivo tiro a segno. Tuttavia, nel momento cruciale della gara, sul 55-53 a100 secondi dalla fine, Legnano per quattro azioni consecutive spacca letteralmente i ferri (la fotografia del disastro balistico è Hamadi con 0/9 da 3) sbagliando anche le conclusioni più facili e aperte. Pavia, con Infanti che tripleggia sigla il nuovo sorpasso sul 55-56, poi in un finale teoricamente tutto da giocare intervengono altre variabili non gradite e, complici un paio di tecnici gratuiti Pavia, con meriti relativi, la chiude dalla lunetta: 55-59.

Ma perdere così, diciamolo, fa male due volte.

 

WIZ Legnano - Pavia 55 -59 (44-50) (33-41) (20-16)

WIZ: Turano ne, Hamadi 9, Toia 6, Cantarin 4, Frontini 8, Portaluppi 8, Spini, Scordamaglia ne, Leoni ne, Radice 4, Magugliani 2, Rinke14.

Allenatore: Beneggi.   

PAVIA: Maghet 21, Infanti 19, Gualandi 5, Ragni Alberto 4, Barbieri 3, Viero 3, Bruciamonti 2, Pagetti 2, Gatto, Poggi, Gavoni ne, Pinto ne. 

Allenatore: Fossati